Il sales funnel: che cos’è, definizione ed esempi. Abbiamo visto che il professionista del mondo web, già con l’inbound marketing e la lead generation riesce a ottenere un contatto con il pubblico, con i futuri propri clienti.
Perché nell’inbound marketing è il cliente che va verso l’azienda e invece nella lead generation è il contatto che viene utilizzato dal professionista ed è un contatto che è favorevole al brand quindi è propenso all’acquisto di un determinato prodotto. Ma questo non basta, infatti è necessario anche quello che viene chiamato il sales funnel, cioè l’imbuto di vendita.
Potremmo definirlo come il percorso che il cliente compie nel processo di vendita e questo strumento permette di evidenziare, nei confronti dell’azienda, i passi che i potenziali clienti devono compiere per concludere quello che viene chiamato il processo di acquisto. Questo imbuto di vendita, quindi questo sales funnel, varia da azienda a azienda, ma può essere generalmente diviso in quattro sezioni.
La prima sezione si chiama AWARENESS cioè la fase di consapevolezza: è il momento in cui il cliente si rende conto che esiste questo determinato prodotto ed è la fase in cui i contatti presentano una determinata esigenza d’acquisto. Si rivolgono alle aziende avendo un determinato obiettivo d’acquisto di un determinato prodotto.
La seconda fase è quella chiamata INTEREST, in questa fase i potenziali clienti iniziano a diminuire perché sono quelli non solo propensi all’acquisto, ma sono quelli realmente interessati al prodotto da acquistare.
La terza fase viene chiamata DECISION, è quella fase che è cruciale per l’azienda in quanto il contatto compie una decisione, cioè prende un’iniziativa e ovviamente arriva a una decisione di un possibile acquisto.
Ultima fase è quella che viene chiamata ACTION ed è la parte più stretta dell’imbuto, cioè la parte in cui effettivamente il cliente procede all’acquisto del prodotto.
Quindi quattro fasi, AWARENESS, INTEREST, DECISION e ACTION; ogni fase attraverso cui il contatto passa da un punto all’altro deve essere monitorata, deve essere controllata, perché deve essere analizzata in modo da comprendere l’engagement, come sta funzionando. E quindi la consapevolezza che l’operatore professionista dell’ambito digital ha del futuro pubblico di riferimento.
Ovviamente il web marketing manager, o social media specialist, dovrà quindi essere un esperto di comunicazione per capire quali elementi funzionano nella propria comunicazione; ma anche un esperto di marketing per valutare il processo d’acquisto e allo stesso tempo un buon conoscitore dell’ambito web per formulare una strategia digital che sia efficace.
È meglio una lista ridotta che desidera esattamente ciò che tu vendi, piuttosto che una lista corposa che non ha interesse.
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