Predizioni 2018: i marketer punteranno sulle storie video con protagonisti incuriosenti

Il 2018 sarà un anno intenso per i marketer, pieno di continue evoluzioni negli approcci di comunicazione, tecnologia di targeting dei media e brand positioning. Ecco le predizioni per il 2018 sul mondo digital.

Predizioni 2018: i marketer punteranno sulle storie e qualcuno dirà: «Qual è la novità? Se ne parla da almeno 10 anni!»

Adesso te lo cerco di spiegare.
I brand stanno modificando il proprio modo di comunicare a livello digital con i propri clienti e continueranno a evolversi rapidamente rispetto ai media tradizionali. Affronteranno nuove possibilità di storytelling, cercando un coinvolgimento del pubblico con modi innovativi.

Dopo il 2017, in cui molte aziende hanno messo in discussione e ripensato gli investimenti digitali, il 2018 vedrà più attenzione a una visione integrata nel marketing mix, compreso i contributi video per il mondo digitale.

Il content marketing offrirà un nuovo approccio allo storytelling.
Non si tratta di avere una grande idea ma di trovare la forma più corretta per la narrazione digital.
I marketer dovranno trovare nuove modalità di ispirazione per raccontare la loro storia di brand attraverso contenuti originali e inediti. L’elemento di distinzione sarà la creazione di interazione con i clienti, ad esempio attraverso i social network come Facebook, Snapchat, Instagram.

Il mondo digitale deve essere un ambiente in cui vengono raccontate storie di brand coerenti dove la crossmedialità primeggia. Potremmo definire questo storytelling: coerenza digitale.

Secondo l’analisi di Link, il tool professionale che permette di valutare le previsioni di mercato e ottimizzare le prestazioni pubblicitarie, i contenuti digitali che raccontano storie hanno dimostrato di ottenere risultati migliori. L’analisi ha rilevato che i video che raccontavano una storia emozionate, rispetto a quelli che descrivevano il prodotto, erano ampiamente performanti in termini di espressività e di capacità di suscitare il coinvolgimento attivo dello spettatore.
Le neuroscienze supportano queste ipotesi. Potrete approfondirne la conoscenza nel mio libro Brand positioning.

Infatti secondo le recenti ricerche condotte alla Claremont Graduate University, la narratività video basata sui racconti dei personaggi, con il necessario arco narrativo, inducono il cervello a produrre ossitocina che è l’ormone responsabile degli atteggiamenti di approvazione, di gentilezza e d’empatia. L’adesione emotiva del pubblico a una narrazione video ben concepita permette quindi una memorizzazione duratura.

L’obiettivo del video storytelling sarà quindi quello di trovare un modo per rendere le persone interessate al brand.
L’azione di brand positioning quindi gioca sul filo del rasoio in equilibrio tra emozione e nascondimento. La sfacciataggine, la trasgressione, la vanità sono categorie che andrebbero abolite nel vocabolario di un marketer nel 2018.

Non serve più gridare per essere ascoltati, ma basta lavorare sui contenuti in modo preciso con l’utilizzo delle 15 Leggi di Diamante.

Un esempio è la campagna pubblicitaria realizzata dall’agenzia J. Walter Thompson Amsterdam che racconta una storia reale, veritiera e autentica, quindi emozionale! Narra ciò che accade ad una ragazzina che viene palleggiata prima di Natale tra la casa della mamma e del papà, genitori oramai separati. Per lei il Natale non vuol dire regali ma che la famiglia sia riunita sotto lo stesso tetto. Qui sotto lo spot realizzato per Plus Supermarkets, catena GDO olandese, per Natale.

Ecco un esempio che realizza pienamente ciò che ho illustrato come predizione del 2018 in cui i marketer punteranno sulle storie con protagonisti incuriosenti.

About the author

Brand strategist, esperto neuromarketing e neurobranding e founder laurea Magistrale in Web Marketing & digital communication dell'università IUSVE | Da sempre presente nel mondo social ho coltivato la passione per la comunicazione lavorando in radio come speaker, scrivendo romanzi per ragazzi, insegnando all’università, come brand strategist per aziende e agenzie, tenendo numerose conferenze sul mondo della comunicazione, dell’advertising e del web.

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