È on air il nuovo capitolo della campagna “Keep the world flawed”. Diesel riesce sempre nel brand positioning essendo fuori dal coro. È arrivato il momento di distinguersi da tutti ed essere fieri dei propri difetti.
Diesel ci ha abituato dal lontano 1991 alle campagne di advertising sempre contraddistinte da idee creative originali dove le immagini evocative e oniriche si sostituivano alla promozione tout court del prodotto.
Gli spot che si sono succeduti negli anni, realizzati sempre da agenzie diverse, hanno mantenuto tematiche a sfondo umanistico ed etico, dalla coscienza sociale, alle problematiche ambientali (come la campagna Global Warming Ready), a messaggi anti-establishment fino alla recente “Be Stupid” con cui nel 2010 ha vinto per la seconda volta il Leone del Festival internazionale della creatività di Cannes.
L’idea di Diesel è che essere fuori dal coro è corretto: anzi è cool and fashion!
Sono sempre stato più interessato all’imperfezione perché questa si distingue dalla folla. Avevo quindici anni quando ho fatto a mano il mio primo paio di jeans. Naturalmente non erano perfetti, ma ciò li ha resi speciali e unici, come tutto quello che abbiamo fatto finora nella nostra storia.
È partito il 22 gennaio 2018 il secondo step della campagna “Go with the Flaw” che prosegue quanto iniziato a settembre 2017.
Diesel vuole ispirare le persone ad accettare i propri difetti, indossandoli con orgoglio e traducendoli nella vita reale in dei punti di forza.
Lo spot di lancio raccontava di un regista alle prime armi indaffarato nella realizzazione di un film che esaltava l’imperfezione, ora il nuovo step di advertising invece ci rivela cosa succede quando si rifiutano i propri difetti e grazie alla chirurgia si cerca di nasconderli. Un ragazzo con le orecchie a sventola e una ragazza con un naso “importante” s’incontrano e si innamorano, quando le operazioni di otoplastica e rinoplastica hanno già nascosto i loro difetti.
Ma la nascita del loro primo bambino rivela ad entrambi l’imperfezione tenuta segreta.
Diesel ci mostra il mondo attuale dove è di moda l’effimero e dove si fa tutto il possibile per apparire e nascondere i propri difetti, inseguendo l’idea di perfezione. Infatti oggi il senso comune considera la bellezza solo come ad un altro obbligo. Ma il suggerimento che ci viene dato è di accogliere ogni nostra imperfezione perché tanto prima o poi verrà a galla.
Lo spot è diretto da François Rousselet, regista già famoso di video musicali, come 4 minutes per Madonna e Justin Timberlake, e pubblicità per Nike, Axe, Stella Artois. Il suo approccio al mondo video è altamente visivo, mescolando il suo intelligente senso dell’umorismo con un occhio immacolato per i dettagli e l’immaginazione più sfrenata. Gioca su questa sua ossessione personale strizzando l’occhio alla cultura pop. Il suo approccio lo rende costantemente alla ricerca di un nuovo territorio in cui sperimentarsi, rendendolo un artista originale e impossibile da incasellare.
La colonna sonora dello spot è il brano “What’s a matter baby” della famosa band inglese Small Faces che negli anni Sessanta era molto famosa in Europa e che dona uno stile retrò allo spot.
Questo spot segna annuncia il lancio del nuovo guardaroba Diesel, rappresentato dalla collezione Primavera-Estate 2018, dove vengono celebrati gli elementi più iconici del brand con autentiche citazioni anni Novanta, cioè gli anni della nascita di Diesel.
L’adv nasconde anche indizi che portano ad altri elementi integrati nella campagna, il cui scopo è popolare e mantenere il mondo reale imperfetto.
In alcuni fotogrammi si possono scoprire simboli specifici che portano a un profilo Instagram che inneggia ai calzini spaiati (@wantedsocks), o al sito web di un ristorante immaginario chiamato Bluffet (bluffet.com) in cui sono state create, in collaborazione con Tasty, il canale di Buzzfeed, tre video ricette pensate per alimentare comportamenti imperfetti.
Un altro indizio (layover.it) porta il pubblico al sito di un’agenzia viaggi molto imperfetta, in cui chiunque può cercare e prenotare il proprio volo, con il maggior numero di scali possibile, poiché la bellezza di un viaggio organizzato male è avere più viaggi in uno.
L’intero progetto è stato ideato e realizzato da Publicis Italia, partner del brand fashion dal 2017 che riesce sicuramente a catturare il pubblico con un sorriso e a rimanere memorizzato grazie anche al claim finale: Flaws always win (i difetti vincono sempre).
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