Creatività e design della comunicazione

La creatività è alla base della professionalità di un art director, ma non è l’unica competenza richiesta oggi nel mercato. In che rapporto sta la creatività con il design della comunicazione?

Il design della comunicazione oggi riesce a tradurre le idee in informazioni utili ad un pubblico di riferimento che le può ritrovare da una parte nei mezzi tradizionali di comunicazione: i magazine, la pubblicità, le brochure, le animazioni, le progettazioni di identità visive, l’editing, la tipografia; dall’altra in quelli più innovativi come la progettazione nel web design, nell’APP mobile design, nel sound design, nell’exhibition design, nel game design, nell’animazione 3D, nel motion graphic e in tutte quelle interfacce e installazioni interattive.

Arte, creatività, marketing, budgeting, digital e management sono le sei competenze che l’autore, assieme ai docenti del corso di Magistrale in Creatività e design della comunicazione dello IUSVE, ci descriverà. Il libro illustra le nuove skills e le competenze future di quella figura professionale che un tempo era chiamata genericamente art director e che oggi viene definita anche: designer della comunicazione, creativity designer, communication designer.

Editore: libreriauniversitaria.it
Collana: Comunicazione, marketing e new media
Data di Pubblicazione: 9 giugno 2017
ISBN: 8862928777

Pagine: 174
Costo: 14,90 euro
Formato: brossura

Disponibile in tutte le librerie on line (clicca sui nomi e sarai reindirizzato alla pagina d’acquisto): Libreriauniversitaria.it, IBS, Amazon, Unilibro.

Dal book...

  • I linguaggi visivi su cui si basa la visual communication sono costruiti da un insieme di segni trasformati in immagini che, come nel linguaggio verbale, necessitano di un’organizzazione, regole e strutture decodificate in grado di sorreggerne tanto le basi quanto le motivazioni. Una disciplina che nel corso degli ultimi anni è diventata sempre più un mezzo di comunicazione primario, assumendo un’importanza paragonabile alle altre discipline di tipo umanistico-scientifico.

    Paolo Schianchi
    Architetto e docente universitario
  • Attraverso uno sguardo trasversale all’interazione di storie e occasioni comunicative anche molto diverse tra loro (il manifesto pubblicitario e la televisione, il libro d’artista e il desktop publishing), e uno estremamente preciso, diretto al cuore degli artefatti visivi, che di volta in volta si dovranno smontare e partitamente analizzare per evidenziarne il funzionamento, si dovrà garantire al visual communication designer la capacità di avvalersi del proprio bagaglio di conoscenze e competenze per immaginare, in piena autonomia, piani e azioni sociali innovativi con prospettiva olistica.

    Chiara Marin
    Storica dell'arte, museologa e docente universitaria
  • Il compito di un art director centrato sul ricevente, o human centred, è proprio quello di scegliere strategicamente gli indicatori sensoriali più efficaci per indurre o guidare un cambiamento dello stato mentale del ricevente. Dopo essersi centrato sull’estetica alle sue origini, ora gli è richiesto di fondarsi nelle scienze cognitive e di mettersi al servizio della comunicazione umana munendosi di strumenti che permettano di misurare e valutare i ragionamenti che esso induce nelle persone.

    Michela Carlini
    Designer indipendente, consulente in branding e docente universitaria
  • Una sfida in più per gli art director di oggi. Da un punto di vista professionale già nel ristretto comprensorio del branding che chiamiamo brand identity, limitato quindi alla definizione delle componenti stabili e delle credenziali di marca, convivono una competenza logica, più orientata al marketing, necessaria per prendere le decisioni più avvedute in merito alle generalità intorno alle quali un brand intende costruire la sua specificità, e una capacità grafico-artistica che sappia tradurre in design queste prerogative.

    Vittorio Montieri
    Pubblicitario, giornalista professionista e docente universitario
  • L’exhibition design si pone come una componente progettuale da studiare, conoscere e mettere in pratica se si vuole aver successo come creativi e art director in un mondo dove la visual communication è diventata l’arte per eccellenza per costruire spazi, significati ed emozioni che indurranno l’utente finale a vivere un’esperienza sensoriale completa.

    Stefano Luca
    Architetto, sound designer e docente universitario
  • Se il marketing è ancora una disciplina che si pone di studiare i comportamenti delle imprese nelle proprie attività di scambio con i mercati, il budgeting funge da integrazione complementare come cartina di tornasole sulla bontà delle decisioni prese, e come matrice di controllo sulla massimizzazione delle attività previste in relazione agli obiettivi dell’azienda.

    Riccardo Bresciani
    Marketing, strategic planner e docente universitario
  • Gli impegnativi scenari del mondo del marketing dei prossimi anni richiedono un insieme di conoscenze, di strumenti e di modalità integrate che un creativo o art director deve possedere e maturare nel proprio processo lavorativo. Diviene fondamentale quindi la creazione di un profilo professionale competente, aggiornato e competitivo atto a fronteggiare le imminenti sfide che ci attendono nell’arena competitiva.

    Umberto Rosin
    Membro della Società Italiana di Marketing e docente universitario
  • Se essere creativi presuppone la capacità di andare oltre gli schemi esistenti e di proporre soluzioni comunicative nuove, è altresì vero che una conoscenza approfondita e rigorosa del management è condizione essenziale affinché la creatività possa svilupparsi in modo armonico e coerente con i risultati aziendali attesi. Infatti solo attraverso lo sviluppo di competenze approfondite sulle tecniche esistenti, il creativo può dirsi tale.

    Pietro Lanzini
    Ricercatore e docente universitario
  • I brand oggi hanno quindi un ruolo sociale e culturale in quanto sono partecipi al mutamento e della costruzione dell’immaginario collettivo. La creazione di un valore condiviso è la vera novità: la comunicazione virtuosa è ispirata da comportamenti e azioni di imprese che riescono ad affiancare alla ricerca del profitto quella per il bene comune attraverso comportamenti e azioni socialmente e eticamente responsabili.

    Maria Pia Favaretto
    Pubblicitaria, imprenditrice, globetrotter e docente universitaria
  • L’art director avrà allestito una cassetta degli attrezzi che lo aiuterà ad analizzare le pratiche di consumo o le popolazioni di riferimento alle quelli si interesseranno nel corso del suo percorso professionale. L’immaginazione sociologica innestata all’interno della metodologia della ricerca permetterà di padroneggiare le principali tecniche di indagine sociale indispensabili per lavori di osservazione e di definizione degli scenari.

    Marco Scarcelli
    Ricercatore e docente universitario
  • L’animazione è l’origine (il passato) ma anche il presente e, sicuramente, anche il futuro di buona parte della comunicazione audiovisiva sia essa veicolata attraverso il medium cinema che quello televisivo, dei videogames o dei canali virtuali di internet.

    Cristiano Dalpozzo
    Docente universitario, videomaker e autore freelance
  • L’art director dovrà avere la capacità di produrre e argomentare un testo critico e ma anche di sapere individuare l’orizzonte interpretativo tra le correnti accademiche e curatoriali nel panorama storico e storiografico; sapersi orientare con autonomia nel rapporto tra critica e istituzioni museali e il loro essere interfacce comunicative tra l’arte e lo spettatore.
    L’analisi del nesso fra valore estetico e valore economico di un’opera è cruciale per comprendere il rapporto tra le nuove produzioni artistiche e le funzioni dei mass media, cartacei o della rete.

    Simone Azzoni
    Critico d’arte e docente universitario
  • Progettare e realizzare un’immagine fotografica o piuttosto elaborarne una collocazione, ideare un portfolio accurato che contempli la selezione di una sequenza espressiva e originale, ma anche più genericamente stabilire linee tematiche o estetiche, rappresentano mansioni importanti e significative che il communication designer dovrà affrontare con flessibilità e disinvoltura.

    Arianna Novaga
    Fotografa, studiosa di fotografia e docente universitaria
  • La calligrafia quindi diventa per il designer di domani la “premiumizzazione” del progetto visuale.
    Un plus alla propria carta servizi. Se proposta con coerenza all’interno del progetto risulterà vincente nella strategia di comunicazione. Lo spirito artigiano dei designer sarà la chiave per un successo che contempla sempre di più la gestione delle capacità manuali unite alle strategie di pensiero. La calligrafia è un laboratorio che, a partire dal soggetto lettera, riesce a coinvolgere altre dimensioni semantiche della parola scritta.

    Marco Campedelli
    Artista multidisciplinare, grafico, calligrafo e illustratore
  • Creatività non significa progettare senza metodo. Il basic design ha lo scopo di “far perdere l’equilibrio apparente” al progettista perché poi possa scoprire una stabilità reale. È necessario quindi un metodo progettuale che rassicuri e renda corretta la soluzione degli esperimenti dati. Questo non è né assoluto né definitivo: sono degli elementi oggettivi che, inseriti in un processo logico, portano alla soluzione del problema in modo creativo. Non sono definitivi bensì modificabili in base alle esperienze, alle scoperte e agli eventuali errori del progettista.

    Anna Rebeschini
    Graphic designer consultant, art director e docente universitaria
  • Occorre una scienza sociale della comunicazione e dell’economia ontologicamente ispirata. È di fronte a questi scenari e a queste sfide che agiscono i nuovi professionisti della comunicazione, sia in ambito commerciale che sociale, politico e culturale. Non ci sono facili ricette preconfezionate, ma c’è il sapere storico e critico di ciò che è stato, indispensabile per progettare ciò che sarà.

    Daniele Callini
    Sociologo, attività di consulenza, analisi e formazione per diversi sistemi organizzativi e educativi
  • Nella progettazione di brand o di corporate identity, nella gestione di media digitali, nella pianificazione di strategie e tecnologie per la comunicazione multimediale, nello sviluppo di creatività nel campo del graphic design, della visual communication e dell’interaction design, o nello studio di campagne promozionali o pubblicitarie, il creativity and communication designer non deve solo mettere in campo le proprie competenze teorico-culturali e professionali, ma anche la sua persona: i valori e i principi morali che riconosce come “buoni” e di validità universale e la capacità di adeguare a essi le proprie valutazioni e scelte in ambito comunicativo.

    Mariagrazia Villa
    Giornalista, food writer e docente universitaria
  • The art director and visual communicator should be a well-informed individual, who has a good, general understanding of the business world, and who is able to use appropriate language and also business etiquette correctly and confidently in English, in order to be able to operate successfully in both national and international contexts.

    Susan Martin
    Ricercatrice artistica e docente universitaria