Collaborazioni editoriali

In questa sezione sono inserite le collaborazioni editoriali con altri autori

nel 2020...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

 

MATTEO ADAMOLI - JACOPO MASIERO - CARLO MENEGHETTI

Media Education Analisi critica e buone pratiche

Questo testo nasce sia dal lavoro di ricerca accademico svolto dai curatori che dalle attività formative e di sensibilizzazione sui temi della Media Education svolte negli ultimi otto anni nel mondo della scuola, del Terzo Settore e dell’associazionismo.

Il tentativo è stato quello di raccogliere le diverse pratiche utilizzate, mettendole a sistema e facendole dialogare con le diverse discipline, i contesti professionali e gli approcci metodologici.
Il lettore troverà uno strumento di riflessione e di lavoro sugli ambiti del rapporto tra educazione, comunicazione e tecnologie.

  • La comunicazione si realizza quando un contenuto si esplicita in una relazione.
    Quindi non è importante solo il significato letterale del messaggio in sé ma è altrettanto ragguardevole come viene compreso dalla persona a cui è stato rivolto. Entra in gioco la “grammatica” della persona che parla e dalla relazione che si instaura con il soggetto in ascolto. Infatti la qualità della relazione permette di dare un significato maggiore rispetto alle informazioni prettamente semantiche.
    Il contenuto del messaggio corrisponde al contenuto verbale, ma l’aspetto relazionale prende in considerazione la modalità in cui comunichiamo. La comunicazione cambia significato in base al tono di voce, al linguaggio del corpo, all’espressione facciale, al contesto in cui è inserita.

    La bellezza di questo libro è proprio questo approccio multimediale e multidisciplinare che lo rende interessante da leggere, perché ogni autore ha portato la propria visione e il proprio vissuto professionale a servizio di una visione complessiva sulla comunicazione.
    È un libro che invita alla riflessione sui diverti tipi di comunicazione e soprattutto sul proprio modo di viverli. È un percorso che ognuno di noi deve svolgere per appropriarsi delle tecniche, delle regole e delle strutture tecniche perché “comunicare in modo migliore ti rende la vita più felice”.

    Mariano Diotto
    Dall'approfondimento nel libro...

nel 2019...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO UN CONTRIBUTO DI APPROFONDIMENTO

 

NICOLÒ CAPPELLETTI

Digital caos: comprendi l'evoluzione digitale, cogline le opportunità e sviluppa strategie di comunicazione rilevanti e significative

Nei prossimi anni la rete raggiungerà i trent’anni, gli smartphone avranno un sapore traditional, le banconote spariranno, gli smart speaker avranno invaso le nostre case e noi non sapremo più distinguere una conversazione umana da un’intelligenza artificiale: ecco lo scenario di un verosimile caos digitale cui possiamo scegliere se arrenderci, opporci, oppure… dare ordine.

Le innovazioni digital sono entrate all’interno di ogni ambito della nostra vita stravolgendo le modalità di relazione, apprendimento e comunicazione. Chiunque può accettarle e coglierne le opportunità, ma per coloro che si occupano di comunicazione e web marketing l’obiettivo principale è recuperarne il significato.

Questo libro non propone ricette pronte all’uso e soluzioni miracolose, ma un percorso per ordinare il caos digitale, comprenderne i cambiamenti e sviluppare significative strategie comunicative.

  • Edward Norton Lorenz è il fondatore della moderna teoria del caos, una branca della matematica che si concentra sul comportamento dei sistemi dinamici che sono altamente sensibili alle condizioni iniziali. La sua teoria può essere riassunta in: “Caos: quando il presente determina il futuro, ma il presente approssimativo non determina approssimativamente il futuro.”

    È questo il caos che si è creato nel mondo della comunicazione, del web e del digitale, costituito da persone che conoscevano “approssimativamente” il presente e non determinavano “approssimativamente” il futuro. È stato questo Fai-da-te del web a rovinare tutto!
    Questo caos l’ho rilevato anche nella mia attività consulenziale come brand strategist. Ho avuto un’impennata negli anni scorsi di ingaggi professionali che io definisco: emergency advice. Aziende che avevano investito ingenti capitali per trovare un posizionamento di brand nel mondo digital e che erano rimaste deluse dagli scarsi risultati. Mi dicevano: «Ci hanno promesso mari e monti, ma poi non abbiamo ottenuto niente!»
    Anche il mondo imprenditoriale si è ritrovato così in questo caos digitale, perché il sistema della comunicazione attorno a loro cambiava. Non avevano gli strumenti culturali per poterlo interpretare e soprattutto rimanevano immobili di fronte al mutamento del mercato.

    Il mondo digitale, che sempre più acquisisce rilevanza e sempre più si trasforma e si modifica velocemente, abbia bisogno di marketer che sappiano distinguere.
    Questa qualità deriva dallo studio, dall’esercizio della professione, dall’umiltà di mettersi sempre in gioco e ripartire studiando nuovamente! Se nel DNA del mondo digital c’è il movimento, come facciamo a rimanere immobili e fermi nelle nostre competenze acquisite?

    Mariano Diotto
    Dall'approfondimento nel libro...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

 

CHRISTOPHE MORIN – PATRICK RENVOISÉ

Il codice della persuasione: come il neuromarketing coinvolge, convince e fa aumentare le vendite

Fin dall’alba dei tempi, gli umani cercano di influenzarsi a vicenda.

Studiosi, accademici e ricercatori hanno formulato una infinità di teorie della persuasione, eppure si sprecano ancora miliardi di dollari per spot e campagne che non riescono a catturare l’attenzione e motivare all’azione. Attingendo a quasi vent’anni di ricerche sugli effetti dei messaggi pubblicitari sul cervello umano, Christophe Morin e Patrick Renvoisé presentano qui il modello completo della persuasione, basato sulle scoperte più recenti nel campo delle neuroscienze, nella psicologia dei media e nell’economia comportamentale.

Sulle orme dei premi Nobel per l’economia Daniel Kahneman e Richard Thaler, gli autori rivelano che i messaggi persuasivi devono raggiungere anzitutto il cervello primitivo, la parte più antica dell’encefalo, che è anche quella dominante nel processo di persuasione.
Morin e Renvoisé illustrano in termini semplici in che modo i messaggi persuasivi condizionano le funzioni principali del cervello, come l’attenzione, le emozioni, l’attività cognitiva e i processi decisionali. E soprattutto, svelano la NeuroMappa (TM): un semplice processo che permette di formulare messaggi in grado di persuadere chiunque, in qualsiasi luogo e momento.

Ne Il codice della persuasione scoprirete:
il funzionamento di due sistemi cerebrali in competizione, che gestiscono le nostre reazioni a ogni messaggio persuasivo: il sistema veloce 1 (primitivo) e il sistema lento 2 (razionale);
gli unici 6 stimoli persuasivi che comunicano direttamente con il cervello primitivo;
i 4 passi per incrementare le possibilità di persuadere in modo sistematico;
6 elementi della persuasione e 7 catalizzatori della persuasione che illustrano i dati scientifici alla base della “chimica della persuasione”;
oltre trenta case study che illustrano l’efficacia del modello;
300 citazioni scientifiche in sostegno della NeuroMappa (TM).

La NeuroMappa (TM) (stampata sul retro di questa copertina) ha dimostrato di funzionare per molte aziende di successo: Siemens, TransUnion, Epson, GE, PayPal e tante altre.

Con Il codice della persuasione imparerete a persuadere con successo usando un procedimento semplice ma efficace, basato su principi scientifici all’avanguardia.

  • Il codice della persuasione è il libro che mancava in Italia sul neuromarketing!
    Quando ho ricevuto in anteprima la versione americana, l’ho divorato in due giorni. È scritto bene, è chiaro e soprattutto è esaustivo.
    È un libro autorevole nel settore perché gli autori, Christophe Morin e Patrick Renvoisé, sono i fondatori di SalesBrain, pionieri del neuromarketing, e hanno formato oltre centomila dirigenti in tutto il mondo, tra cui oltre quindicimila amministratori delegati.

    Ma partiamo dai luoghi comuni: «Il neuromarketing è una moda!»
    Me lo sono sentito dire all’infinito negli ultimi anni sia in senso positivo, sia negativo.
    Ho trovato creativi, pubblicitari e marketer che pensavano che fosse solo un nuovo tentativo di trovare una nicchia di mercato per far business. Altri invece che lo usavano per suffragare scelte già compiute. Altri che dicevano che erano solo buffonate che limitavano l’operato del comunicatore.
    Ma tutti forse non sapevano che in ambito psicologico si erano sviluppate già dalla metà del XX secolo le neuroscienze che si occupavano di studiare il nostro cervello e le diverse reazioni in base agli stimoli ricevuti. Nel mondo tutto ciò era stato già applicato dagli inizi del 2000 all’ambito pubblicitario, creativo e del marketing.

    «Quindi il neuromarketing non è una novità?»
    Non lo è! È stato il ricercatore olandese Ale Smidts nel 2002 a coniare il termine neuromarketing grazie alle ricerche svolte presso la Scuola di Gestione di Rotterdam, dove ha anche presieduto il Dipartimento di Gestione del Marketing, che gli hanno permesso di esplorare nuove possibilità e introdurre sistemi innovativi per comprendere gli stimoli cerebrali del cliente.

    Il codice della persuasione è un libro che ti fa compiere un percorso: prima scopri i fondamenti del cervello, della persuasione, delle emozioni e poi impari come applicarli.
    Infatti la domanda di partenza è: possiamo vivere senza emozioni? È solo la ragione che guida il nostro essere, il nostro operare nel mondo?

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione del libro...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

 

GIOVANNI SODANO

Naming: guida per attribuire la migliore denominazione a un'azienda o a un prodotto

Il naming è un insieme di tecniche per arrivare a conferire la miglior denominazione a un’azienda o a un prodotto. Poiché l’essere umano tende a dare importanza soltanto a ciò riesce a identificare, è fondamentale che tale nome sia quello più adatto, più funzionale, più utile. In questo testo ti chiarisco le fasi del processo di naming, dalla analisi degli aspetti identitari alla possibilità di veicolare messaggi; i diversi fattori tecnici; la differenza tra nome del prodotto e quello della marca; lo studio del target, del posizionamento e la valutazione della concorrenza; gli esempi negativi da evitare e la necessità di usare un metodo ben preciso.

Partendo dalla tecnica dell’imbuto, usata per scremare le parole più importanti, arrivo alla fonetica e alla sonorità.

Questo libro è la prima guida italiana per conoscere l’arte del naming e per iniziare a padroneggiarne gli elementi più importanti.

  • In questo libro troverai molte parole e molti nomi.
    Giovanni Sodano è un giocoliere di parole, è il mago dei nomi. È un inventore.
    È il primo in Italia ad avere pensato e scritto un libro sull’importanza dei nomi. Non nomi a caso: ma quelli di marca! Quei nomi che vivono beatamente nel marketing e che regalano notti insonni ai creativi. Finalmente il brand naming ha una posizione di riguardo nel panorama comunicativo italiano.

    Infatti Giovanni ci spiega come il nome supportato da una strategia di comunicazione diventa brand name, altrimenti resta solo una semplice parola.

    Il nome deve essere distintivo.
    Il nome deve essere emozionale.
    Il nome è la presentazione del brand.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione del libro...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

MARTINA VAZZOLER

Vendere online con la mappa dei marketplace

Questo libro è la guida per ogni piccola impresa e per tutti i consulenti di marketing che vogliono creare la migliore strategia di vendita per i propri clienti.
Uno strumento semplice e accessibile a tutti per realizzare la vendita online con una strategia digitale specifica per settore, che permette di evitare esperienze senza successo.

La vendita attraverso i marketplace, illustrata in maniera semplice e intuitiva grazie alla mappa dei marketplace realizzata in collaborazione con lo IUSVE di Mestre, permette a ogni piccolo imprenditore di approcciare il canale web ideale con una strategia digitale pensata ‘su misura’.

La premessa è l’analisi preventiva di quelle che sono le difficoltà reali e concrete di questa categoria di imprenditori italiani: i costi notevoli di un e-commerce di proprietà e la mancanza di conoscenza degli strumenti appropriati di web marketing. A fronte di questa premessa, l’autrice illustra la strategia più performante per la vendita online, ovvero lo sfruttamento dei canali digitali già esistenti: i marketplace.

  • Il mondo della vendita on line sta vivendo un momento di (r)evoluzione digitale.
    Gli e-commerce stanno continuando la loro invasione di campo, condizionando il mercato. Catene di negozi fisici di marchi fino a ieri di successo stanno chiudendo in tutto il mondo.

    Le ricerche di eMarketer e Statista raccontano un trend complessivo in salita del +246,15% per le vendite mondiali tramite commercio online tra 2018 e 2021. Un’esplosione difficilmente contenibile.
    Ma se le grandi imprese hanno risposto spostando le loro vendite dagli esercizi commerciali fisici negli e-commerce, gli artigianati e le piccole imprese devono seguire la stessa traiettoria?
    Per loro credo siano necessari 3 elementi che li guidino nelle scelta: la trasformazione, la semplificazione e il posizionamento.

    Al termine della lettura di quest’opera sarete sicuramente più ricchi di conoscenze, competenze e soluzioni pratiche per saper scegliere quale sia la miglior soluzione di posizionamento nel mercato on line.
    Avrete compreso che il mondo della vendita sta vivendo un momento di (r)evoluzione digitale. Una rivoluzione, perché sta cambiando i paradigmi delle vendite e del posizionamento di prodotti, e dall’altro una evoluzione, perché permette di sfruttare nuove opportunità date dai nuovi canali di distribuzione on line.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE E IL CAPITOLO DAL TITOLO:
Business personal branding: la costruzione dell’identità professionale digitale

MARIA PIA FAVARETTO – MARIAGRAZIA VILLA

Food & wine Marketing 4.0: comunicare l'impresa agroalimentare nel web

La Digital transformation ha cambiato radicalmente il mondo del lavoro, permettendo l’introduzione di nuove figure professionali nell’ambito della comunicazione, del marketing e dell’advertising.

Nel giro di qualche anno le professionalità ibride, così vengono definite queste nuove figure di cui necessitano le aziende, saranno fra le più ricercate. Queste nuove professioni affiancano alle competenze tradizionali, nel campo creativo e strategico, una sempre maggiore conoscenza e qualificazione in ambito digitale.

Il settore del Food & Wine è ancora più partecipe di queste tendenze, benché sia entrato più tardi in questo flusso di innovazione, a causa sia delle legislazioni che vietavano alcune pratiche di consumo – e che invece il web, ora, potrebbe favorire -, sia delle dimensioni delle aziende stesse che, soprattutto nel mondo del vino, sono piccole o tutt’al più medie.
Vi è, quindi, un mercato che ricerca dei professionisti dalle capacità ibride.

  • La crescita della diffusione della rete, di internet e dei social network ha innescato la necessità di una presenza del professionista che non può essere solo reale, ma anche all’interno del digital.

    Oggi è molto comune infatti che le aziende e le società specializzate in recruiting selezionino il personale utilizzando i social media o quella che viene chiamata l’on-line identity. Allo stesso tempo coloro che stanno cercando lavoro si stanno allontanando sempre più dalla pratica di presentare un semplice curriculum vitae come parte del loro processo di domanda di lavoro, ma preferiscono raccontare loro stessi attraverso uno storytelling digitale, cercando di rivelare le loro caratteristiche identitarie e professionali che li rendono adatti all’incarico richiesto.

    Mariano Diotto
    Dal capitolo...

nel 2018...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

RICCARDO BRESCIANI – ROBERTO RONDINELLI

Nice to brand you: perché funziona quando funziona la comunicazione pubblicitaria all'epoca dello storytelling

Perché leggere questo libro? Perché cambierà il tuo modo di percepire e ‘leggere’ i brand e come ci convincono quando ci convincono.

E non potrebbe che essere così, dal momento che dentro ci troverai: Rosser Reeves, Mad Men, Nike, House of Cards, Watzlawick, Facebook, George Best, Bauman, Netflix, Stranger Things, Bill Bernbach, Wolkswagen, Apple e Steve Jobs, Federico Buffa, Svelto, Under Armour, Nietzsche, Trump, John Caples, Hello Kitty, Pepsi, Coca Cola, Pavlov, Lovemarks, Mulino Bianco. E i Beatles. E Mina. E tanti (ma tanti) altri ‘top player’.

Per raccontarci che la comunicazione più efficace non vuole venderti niente. Vuole che tu decida di acquistare. E c’è una bella differenza tra le due cose.

  • «Tutto è Brand e tutti parlano di Brand»
    È questo lo slogan imperante nel mondo dell’advertising e del marketing.

    Io invece credo che il brand sia:
    # personality
    #authenticity
    #loyalty

    Sono 3 step che il brand deve compiere. Si tratta di un lavoro ingente da parte delle aziende, dei marketer, delle agenzie di comunicazione. Un lavoro complesso, di cura minuziosa e raffinata attenzione ai particolari.
    Il brand oggi è il luogo in cui a una creazione intenzionale corrisponde una determinata lettura sociale. È l’incontro tra i significati e gli elementi percettivi di un’azienda con il suo pubblico.
    Il brand è una variabile multidimensionale in quanto racchiude in sé e va a rappresentare la tradizione dell’azienda stessa, la customer experience, il grado di notorietà, le aspettative dei potenziali clienti.

    Il brand oggi è potere.
    #differentiation
    #experience
    #perception

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

ALESSANDRO MAZZÙ

Digital mindset per consulenti di web marketing

In fin dei conti, tutto dipende solo dalla nostra mentalità, per il semplice fatto che tutto parte da lì. Come diceva Mahatma Gandhi, «le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri, i tuoi pensieri diventano le tue parole, le tue parole diventano le tue azioni, le tue azioni diventano le tue abitudini, le tue abitudini diventano i tuoi valori e i tuoi valori diventano il tuo destino».

Quello che siamo come persone, come professionisti e come consulenti non è solo il risultato delle nostre capacità acquisite o innate, no, è anche la conseguenza diretta del nostro modo di approcciarci ai nostri obiettivi.

Questo è il primo manuale scritto e pensato per i consulenti di web marketing, freelance e liberi professionisti in cui si parla di corretto approccio mentale, di mindset appunto, utile per migliorarsi ottenendo di più dal proprio lavoro.

  • Il mondo del web marketing è il “far west” del XXI secolo, dove tutti entrano e sparano i loro colpi, magari uccidendo anche dei competitor, e tentando di salvarsi alla meglio. Ma credo verrà il momento del duello finale, dove i professionisti più preparati culturalmente si sfideranno e magari potranno asserire che vi sono diverse posizioni e teorie. Se non altro in quel momento non ci saranno più i “cowboy improvvisati”.

    Il libro che avete tra le mani può essere considerato il bagaglio di un “cowboy di talento” – me lo permetta Alessandro Mazzù questo paragone ironico – che potrebbe essere tra quelli che si battono nel duello finale.

    Ho conosciuto Alessandro dopo aver letto il suo libro Il primo manuale operativo per consulenti di web marketing e l’ho visto in azione in molti convegni ed eventi. Chi l’ha visto in queste occasioni comprende perché il paragone del cowboy calza bene con la sua personalità. Ogni sua presentazione è una mitragliata di informazioni ed esperienze, motivate culturalmente ma allo stesso tempo spendibili professionalmente.
    Chi l’ha apprezzato nel volume precedente apprezzerà ancor di più questo ulteriore step nel suo pensiero.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

MICHELA DRUSIAN - MARIAGRAZIA VILLA

Marketing transpersonale per l'impresa 4.0: e vissero tutti felici e transpersonali

Raccogliendo la sfida di Mirko Pallera e Gianluca Lisi, che per primi hanno parlato di Marketing Transpersonale, la ricerca compiuta da IUSVE, in collaborazione con Ninja Academy, fornisce uno statuto epistemologico a questa nuova branca del marketing rispetto ad altri approcci contemporanei, anch’essi basati su valori etici e non sul driver redditività-profitto.

Il presente volume, dopo aver trasposto il modello conoscitivo e terapeutico della psicologia transpersonale nell’ambito del marketing, individua gli elementi teorico-operativi che consentono di valutare se un certo modo d’intendere e applicare il marketing possa dirsi “transpersonale” e, successivamente, descrive lo stato dell’arte, a livello tanto di pratiche quanto di aspirazioni, in un campione rappresentativo di imprese del Nord-Est.

  • L’evoluzione del marketing del nuovo millennio è uno dei temi più dibattuti tra esperti, manager e mondo accademico. C’è chi ritiene il marketing una scienza autoreferenziale e dogmatica e chi invece la inserisce in quel flusso di scienze che si alimentano, si ibridano, si nutrono di altri approcci.
    Questa libro si inserisce in questo secondo approccio.

    Il marketing è una disciplina multiforme e composita ma deve sempre essere in evoluzione. Deve relazionarsi con il mondo contemporaneo, creando sempre nuove sinergie con le scienze umane e evolversi con nuovi linguaggi e nuove tecnologie.

    La riflessione accademica su nuovi modelli e teorie di marketing ha generato una proliferazione di approcci accomunati da un presupposto antropologico e sociologico. Si è passati da una visione in cui l’impresa era vista come soggetto sociale e il consumatore come target da colpire, fino ai più recenti approcci che pongono al centro la ricerca del senso e la responsabilità del “fare marketing”. Da un marketing aziendalistico si è passati quindi a una visione olistica.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

ZAP & IDA

Wikibolario del nuovo italiano: vaccabolario illustrato di Zap & Ida

Appena ho avuto in mano questo libro e l’ho sfogliato, ho pensato a un vocabolario.
Leggendo i primi termini ho iniziato a sorridere. Alla nona parola (abbaino) stavo ridendo a crepapelle.

Infatti questo libro non è un vocabolario ma un gioco! Un gioco di parole condotto con l’allegria di alterarle, plasmandone e modificandone il senso.

Zap e Ida sono dei creativi allo stato puro che hanno costruito nell’umorismo la cifra della loro genialità.

  • Le mamme e i papà di tutto il mondo, in modo per me inspiegabile, parlano ai loro figli neonati invitandoli a pronunciare il più presto possibile le prime parole. Chissà come mai vogliono toglierli dall’universo dell’indefinito e portarli così velocemente nel mondo delle parole! Per gli infanti il mondo della comunicazione è costituito solo da suoni e colori, movimenti e arresti, profumi e odori.

    Wiki wiki.

    Forse perché tutti pensiamo che le parole ci aiutino a farci capire meglio dagli altri. Ma sappiamo da sempre che per parlare a noi stessi non servono le parole. Gli uomini capiscono se stessi senza parlarsi.
    In fondo le parole sono la rappresentazione di un’idea e producono un riferimento convenzionale. Per fortuna il mondo odierno usa parole diverse per rappresentare la stessa idea: pensate quanta creatività e fantasia ci vuole!
    Difatti, le parole sono per metà di colui che parla, per metà di colui che le ascolta.

    Wiki wiki.

    Le parole sono luminose e mutevoli, cupe o misteriose, vive e morte, felici o tristi. Le parole sono in movimento. Le parole hanno la loro strada, creano il loro cammino, diventano proprietà di chi le usa.

    Wiki wiki.

    Appena ho avuto in mano questo libro e l’ho sfogliato velocemente, senza soffermarmi sulle parole, ho subito pensato ad un vocabolario. Il Vocabolario è “un volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con definizioni ed esempi il lessico, cioè il complesso dei vocaboli, di una lingua, o anche di un dialetto” quindi contiene le descrizioni dei significati delle parole.

    Ma poi leggendo i primi termini ho iniziato a sorridere.
    Infatti quello che hai in mano non è un vocabolario qualunque ma un Wikibolario.
    Se il vocabolario è lo strumento che racchiude le parole, wiki è la modalità di lettura. Infatti il termine “wiki” deriva dalla lingua hawaiiana e significa “rapido” oppure “molto veloce”.
    Una parola dopo l’altra, un significato dopo l’altro, un’ilarità dopo l’altra.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...

IN QUESTO LIBRO HO CURATO LA PREFAZIONE

FRANCESCO PIRA - ANDREA ALTINIER

Giornalismi: la difficile convivenza con fake news e misinformation

Oggi la comunicazione è in costante evoluzione e questo cambiamento coinvolge anche il mondo dell’informazione e del giornalismo, che sempre più spesso si trovano a dover fronteggiare fake news e misinformation.

Mai come oggi, quindi, è necessario riuscire a sviluppare nuovi strumenti, nuovi modelli e nuovi linguaggi che possano rispondere alle esigenze del lettore.

Questo manuale, pensato per tutti gli operatori del settore comunicativo, offre un inquadramento teorico preciso dei mass media e un’attenta analisi del profilo dei lettori di oggi. In particolare, è presente un focus sui social network grazie al quale non solo è possibile delineare nuove forme di giornalismo, ma anche le modalità con cui affrontare i cambiamenti in atto, esaminando aspetti come post verità, fake news e misinformation.

Nel volume, che vuole essere uno strumento di lavoro, sono presenti anche alcune case-history, in grado di tracciare percorsi comunicativi innovativi e sostenibili.

  • Il manuale di Francesco Pira ed Andrea Altinier vuole fornire strumenti efficaci per disinnescare le fake news e la misinformation attraverso teorie riportate in modo chiaro e con l’utilizzo di numerose case history che rappresentano un benchmark efficace.

    Il linguaggio del volume è preciso, grazie anche all’impiego di un apparato terminologico scientifico, e fornisce a chi si avvicina a questo mondo, neofita, studente o professionista, un background solido ed approfondito sulle tematiche affrontate.
    Il mondo dell’informazione ha un proprio campo di regole e teorie che non vanno trattate con superficialità, ma rappresentano le fondamenta di un professionista competente e preparato.

    Il pregio di questo volume è di guardare alle criticità presenti ed al complicato mondo del giornalismo e dell’informazione sotto molteplici punti di vista, andando oltre il giornalismo tradizionale. Estremamente innovativo è, infatti, il capitolo sull’ufficio stampa che viene calato nell’era dei social, tracciando le sue linee evolutive verso il concetto di reputazione ed immagine.

    Avete così tra le mani un manuale che sa affrontare con precisione gli aspetti tecnici del complesso mondo dell’informazione, ma che non dimentica l’importanza della responsabilità di chi opera in questo settore. È un libro ancorato all’attualità con la presentazione di diverse case history, individuate con efficacia nel bombardamento mediatico quotidiano, allo scopo di fornire degli esempi simbolo e riuscire così a decodificare la complessità dei processi in atto.

    Mariano Diotto
    Dalla prefazione...