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Neuromarketing
Ogni cosa che ci circonda è vibrazione: la nostra mente viaggia secondo vibrazioni e a seconda dello stato vibrazionale in cui si trova, accadono determinate cose all’interno del nostro cervello che condizionano anche il nostro corpo. Ecco come usarli anche nell’advertising e nel marketing.
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Siamo spesso troppo occupati nel nostro vivere quotidiano, nel raggiungere i nostri obiettivi professionali per fermarci veramente a conoscere noi stessi. Ecco come le neuroscienze ci possono aiutare nella scoperta di sé e della coscienza.
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L’agenzia pubblicitaria Buzzman ha creato per Burger King France una campagna in questo periodo in cui tutti i ristoranti del brand internazionale sono chiusi pubblicizzando un Whopper che puoi realizzare a casa. Vi spiego il perché del grande successo.
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Le neuroscienze ci danno le regole per influenzare il comportamento dei clienti. La fluidità cognitiva è l’attitudine del pubblico a scegliere e prediligere prodotti e servizi che ci risultano familiari e di facile comprensione. Ecco come metterla in pratica.
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Gli archetipi semplificano la comunicazione e ci portano in contatto con il nostro pubblico a livello emozionale e toccando in profondità i loro valori e convinzioni. Come usarli in modo etico ed efficace.
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Nella progettazione creativa bisogna tener conto del pubblico a cui ti vuoi rivolgere costruendo un messaggio che tenga conto degli archetipi. Perché? Perché sono una forma universale del pensiero dotato di un certo contenuto affettivo per la persona.
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Il bias cognitivo è un pregiudizio che non corrisponde all'evidenza molto riscontrabile nel web e nei social network in quanto le valutazioni dei fruitori rimangono superficiali.
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Cos’è il neuromarketing? Ci sono molte definizioni nel web ma è giusto chiedere a Rooger Dooley la definizione più corretta in quanto è l’esponente internazionale più importante di questa nuova disciplina.
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La marca funziona come un placebo. La visual identity di un prodotto cambia la percezione del consumatore e, a sua volta, quelle percezioni alterano la natura del prodotto. Un corretto brand positioning deve utilizzare le neuroscienze.
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Marketer, pubblicitari, web marketing manager, social media manager e creativi utilizzano questo dispositivo psicologico per convincere i propri clienti sulla bontà del proprio operato. Ecco come individuarli e difendersi.
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