Burger King e il suo Whopper per la quarantena CoronaVirus

L’agenzia pubblicitaria Buzzman ha creato per Burger King France una campagna in questo periodo in cui tutti i ristoranti del brand internazionale sono chiusi pubblicizzando un Whopper che puoi realizzare a casa. Vi spiego il perché del grande successo.

Burger King France durante il periodo del CoronaVirus è riuscita a comunicare in modo positivo con i propri clienti nonostante la chiusura di tutti i propri ristoranti. Già nei giorni scorsi aveva pubblicato nei social una modifica delle proprie insegne dove vi è, oltre al logo del brand, anche la scritta Home of the Whopper, ponendo una riga che cancellasse la scritta of the Whopper e aggiungendo Stay in modo che arrivasse il messaggio di rimanere a casa.
    
Ma proprio in questi giorni Burger King France è riuscita ad offrire ai propri clienti in quarantena l’opzione migliore per sopperire alla rinuncia al suo panino iconico, il Whopper, creandoselo a casa propria. La pubblicità nel periodo di quarantena non è un compito semplice per i brand e l’ho più volte scritto nel mio blog e nei social.

Molte aziende hanno semplicemente chiuso i battenti, il che significa che non c’è molto da pubblicizzare. Ma ho già detto che in periodi di crisi è opportuno continuare con la pubblicità e non sospenderla. Basta cambiare il modo di realizzarla e il contenuto del messaggio. Ma in che modo?
Le aziende che vogliono promuovere i loro prodotti devono camminare in bilico su una delicata linea sottile perché la sensibilità del pubblico in questo momento è molto alta, con un rischio enorme per il brand di sbagliare il messaggio e creare dei danni enormi alla propria reputation.

Burger King France ha accolto coraggiosamente la sfida. Il risultato è notevole sia per la sua qualità sia partendo dal fatto che tutte le sedi di Burger King in Francia sono attualmente chiuse.
L’annuncio che l’agenzia pubblicitaria parigina Buzzman ha creato porta il titolo “Il Whopper della quarantena” e mostra una serie di ingredienti acquistabili in negozio dai fan della catena americana da utilizzare per creare, approssimativamente, un Whopper a casa.


Il tweet del brand che presenta l’annuncio è stato molto amato dal pubblico francese e anche a livello internazionale. Ad oggi ha avuto più di 17.000 Mi piace e 3.000 Retweet, con molti utenti che hanno persino risposto con la foto del loro Whopper fatto in casa.


Anche se è orgoglioso della pubblicità e della risposta positiva che ha ricevuto, il CMO globale di Burger King, Fernando Machado ha affermato che la cosa più importante in questo periodo è che i brand rispondano alla crisi in modo reale, cosa che ritiene abbia fatto la casa madre Burger King Restaurant Brands International.

  • Penso che prima di cancellare gli annunci pubblicitari, le aziende debbano agire.
    Ci sono molti buoni esempi di brand che aiutano le persone attraverso azioni concrete, che aiutano le comunità. In tempi come questo, tutti abbiamo bisogno di aiuto.»

    Fernando Machado
    CMO globale di Burger King

Burger King infatti ha continuato a distribuisce gratuitamente i pasti ai bambini tramite la sua app mobile, particolarmente utile per i genitori i cui figli non possono usufruire dei pasti gratuiti scolastici donatigli visto che le scuole sono chiuse.

 

  • Ora, se stai già facendo qualcosa per aiutare,
    forse guadagni il diritto di interagire con i tuoi clienti
    con annunci pubblicitari, promozioni o materiale sui social media.
    E sì, dico forse.
    Dipende molto dal tipo di brand che hai,
    dalla situazione nel paese in cui stai considerando la possibilità di realizzare delle pubblicità. Consiglierei una buona dose di buon senso prima di fare qualsiasi cosa.»

    Fernando Machado
    CMO globale di Burger King

Dato che Burger King France sta già contribuendo con azioni concrete di aiuto in tutta la Francia, quindi in modo più ampio rispetto alla pubblicità di cui stiamo parlando, Machado ha ritenuto opportuno che il brand continuasse il suo tono di marketing divertente e un po’ audace con il concetto del “Whopper della quarantena”.

Indubbiamente con questa pubblicità Burger King a rafforzare il suo brand positioning nel mercato risultando un brand scherzoso e ironico, ma allo stesso tempo colpisce a livello emozionale il pubblico con una strategia che attinge dal neuromarketing. Infatti, Burger King è partita dallo stereotipo negativo della quarantena a cui invece dona invece un aspetto positivo e beffardo, rinforzando così anche l’archetipo del buon pranzo a cui ogni azienda di ristorazione punta, genuino, salutare… insomma come fatto in casa.

About the author

Brand strategist, esperto neuromarketing e neurobranding e founder laurea Magistrale in Web Marketing & digital communication dell'università IUSVE | Da sempre presente nel mondo social ho coltivato la passione per la comunicazione lavorando in radio come speaker, scrivendo romanzi per ragazzi, insegnando all’università, come brand strategist per aziende e agenzie, tenendo numerose conferenze sul mondo della comunicazione, dell’advertising e del web.

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